martedì 26 agosto 2008

LA CARTA E L'INCHIOSTRO.

Vedendosi la carta tutta macchiata dalla negrezza dell'inchiostro, di quello si duole; il quale mostra a essa, che per le parole, che sono sopra lei composte, essere cagione della conservazione di quella. ( Non l'apparenza, sì la sostanza delle cose è quella che conta).


Leonardo da Vinci

mercoledì 20 agosto 2008

IL FALCONE E L'ANITRA.

Il falcone, non potendo sopportare con pazienza il nascondere, che fa l'anitra, fuggendosegli dinanzi e entrando sotto acqua, volle, come quella, sott'acqua seguitare, e, bagnatosi le penne, rimase in essa acqua; e l'anitra, levatasi in aria, schernìa il falcone, che annegava. ( Chi vuol far l'altrui mestiere... con quel che segue).


LEONARDO DA VINCI

sabato 16 agosto 2008

IL RAGNO E L'UVA.

Trovato il ragno uno grappolo d'uva, il quale per la sua dolcezza era molto visitato da ape e diverse qualità di mosche, li pare avere trovato loco molto comodo al suo inganno. E calatosi giù per il suo sottile filo, e entrato nella nova abitazione; lì ogni giorno, facendosi alli spiraculi fatti dalli intervalli de' i grani dell'uva, assaltava, come ladrone, i miseri animali, che da lui non si guardavano.
E passati alquanti giorni, il vendemmiatore, colta essa uva e messa con l'altre, insieme con quelle fu pigiato. E così l'uva fu laccio e inganno dello ingannatore ragno, come delle ingannate mosche. ( Chi fa male, male ha ).

mercoledì 13 agosto 2008

L'ASINO.

Nella stalla cominciò la conversazione. La mula prese a parlare col cavallo e a dir male del tollerante asinello. Essa godeva nel far così, perchè pretendeva d'appartenere alla ristocrazia, alla
famiglia equina... E sceglieva a preferenza quei discorsi che potessero umiliare il paziente asinello, che nel cantuccio più buio masticava un po' di paglia. - Io sono orgogliosa d' esserti parente - disse la mula al nobile morello. - Tu puoi veramente gloriarti de' tuoi antenati. - Sì - rispose il morello - i miei antenati portavano gli eroi su tutti i campi di battaglia; da per tutto raccolsero allori; ancora li cantano i poeti di ogni nazione. Leggi la storia, e in ogni pagina troverai il glorioso nome del cavallo.
- Veramente è una razza nobilissima la tua! - confermò la mula. Quindi soggiunse: - Dì, somaro, dov'è la tua gloria, dov'è la tua storia?
- Lascialo mangiare la sua paglia - fece in tono compassionevole, il cavallo.
E assaggiare il bastone - aggiunse la mula maligna. - Ad ogni modo mi piacerebbe udire il racconto delle sue glorie!
Ehi, somaro, svegliati, difenditi!
E l'asino parlò:
- I miei vecchi non hanno colto alloro su sanguinosi campi di battaglia; sul loro dorso non portarono cavalieri a seminare la rovina e la morte... Io sono un plebeo, misero e dimenticato.
Soltanto sopra il dorso di uno de' miei antenati entrò il Redentore in Gerusalemme col ramoscello della pace...
La mula e il cavallo chinaron le criniere a terra, umiliati, in silenzio.


R. JERETOV.

giovedì 7 agosto 2008

M A M M A !

Chiedi e richiedi a tutti gl' idiomi
la parola più dolce:
ti porgeran il fior di tutti i nomi
ad una voce sospirando: Mamma!
Cerca e ricerca per tutte le terre
la parola più santa:
in mezzo al pianto dell'umane guerre
udrai ch'è voce di natura, Mamma!
Oh perchè desta in brivido profondo
questo magico nome,
quando chiaman i bimbi, in tutto il mondo,
con lor boccucce di peonia: Mamma?
Ecco. I lor visi son pieni di colpa.
Ma qual dolcezza è in loro,
allorchè, per l'affetto che li scolpa,
con gli occhi biricchini pregan: Mamma!
Tutti almeno una volta hanno invocato
questo nome soave:
se la donna alla casa il cuor ha dato,
sommo onore esser salutata Mamma!
Or se qualcuno l'ha perduta e tanto
ne serbi desiderio
che gli tremoli nelle ciglia il pianto,
oh lasciatelo pianger meco: Mamma!

Carmen Sylva.

Traduzione libera di Carlo Da Premia.

lunedì 4 agosto 2008

IL MATERIALE FOTOGRAFICO...

è stato tratto dall'archivio del sac. don Filippo Palumbo e gentilmente messo a disposizione dalla prof.ssa Pina Veneziale che ringrazio di cuore.

Sua Altezza Reale il Principe Umberto durante una visita a Napoli (Posillipo )
al seminario vescovile.
Siamo nel 1933.




E' arrivato un bastimento carico di ... prelati crocieristi del 1954.




Il capitano marconista Gaetano Palumbo ( il secondo da sinistra, in alto ) zio della prof.ssa
Rosa Pelosi.


Ricreatorio festivo " Virtus et robur samnitica ". Il bimbo indicato dalla freccia è don Filippo Palumbo.




Il capitano marconista Gaetano Palumbo rispettivamente sul "DUCA D'AOSTA" del luglio 1912
nella cabina di trasmissioni radio telegrafiche e sulla " SAN GIORGIO " di Messina a NEW ORLEANS nel gennaio del 1915.




Ufficiali della Regia Marina. Gaetano Palumbo è il primo in alto a destra.