sabato 26 febbraio 2011

Maratona.

E' nota la vittoria che i Greci, inferiori di numero, riportarono sui Persiani a Maratona ( 490 avanti Cristo ). I notabili di Atene aspettavano ansiosi di conoscere l'esito della battaglia, quando apparve un soldato coperto di sangue e di polvere. Questi gridò: - La vittoria è nostra! -
Ed esausto per la fatica cadde morto.
In memoria di questo eroico soldato, nel 1896 in Grecia fu istituita una corsa podistica uguale per la lunghezza a quella fatta da quel soldato tanti secoli prima.
Oggi si dice maratona una cosa lunga e faticosa.

Dal libro Perchè si dice così di D. Provenzal.

lunedì 21 febbraio 2011

Balnea,vina...

...Venus corrumpsunt corpora nostra, sed vitam faciunt balnea, vina, Venus.

I bagni, il vino, Venere logorano il corpo, ma sono i bagni, il vino e Venere le cose nelle quali sta la vita.

G. Fumagalli.

lunedì 14 febbraio 2011

Ha inventato l'ombrello.

Luigi Arnaldo Vassallo (1852-1906) genovese, noto sotto lo pseudonimo
Gandolin, racconta di un tale che, recatosi all'ufficio dei brevetti, espose una sua invenzione: aveva capito che un bastone non serviva a ripararsi dalla pioggia; perciò al bastone aveva aggiunto un pezzo di stoffa e ad esso alcune stecche. " Ma allora che cosa ha inventato?" gli rispose l'impiegato dei brevetti: " l'ombrello? ". Seguono molte argute osservazioni. Quel bel tipo ignorava che l'ombrello esistesse già: lui l'aveva combinato da sè. " Anche l'America" egli ragiona così "non è stata inventata da Cristoforo Colombo; c'era già; eppure tutti danno gloria al Colombo. A Genova hanno innalzato una statua al Colombo perchè fu il primo genovese che abbia messo piede in America; allora perchè non fare una statua al primo americano che andò a Genova?"
Quando uno fa una proposta che gli sembra originale, quando espone un'idea tutt'altro che nuova, si dice scherzosamente che ha inventato l'ombrello.

domenica 13 febbraio 2011

Parva, sed apta mihi, sed...

nulli obnoxia, sed non Sordida: parta meo sed tamen aere domus.

Piccola è questa casa, ma sufficiente per me, nessun vi ha ragioni sopra, è pulita, infine è stata fatta con i miei denari.

Iscrizione fatta porre da Lod. Ariosto nella sua casa in Ferrara.

Leggi draconiane.

Dracone fu un arconte ( comandante, governatore ) ateniese del secolo VI avanti Cristo. Uomo severissimo fece leggi addirittura crudeli: per il minimo reato, pena di morte. Tante persone fece uccidere, che poi dovette fuggire da Atene per non incorrere nell'ira del popolo.
Anche oggi, per indicar leggi di un'assurda severità si dice che sono draconiane.

venerdì 11 febbraio 2011

OBBEDISCO.

Tante volte si sente dire ( e il più spesso scherzosamente ): " Obbedisco, lo disse anche Garibaldi".
Ecco l'origine della frase. Il 9 agosto 1866 Garibaldi aveva invaso gran parte del Trentino, quando un telegramma del generale Medici gli ordinava di sgombrare le terre già occupate, perchè ragioni politiche volevano così.
E' facile immaginare quanto soffrì Garibaldi ricevendo tale ordine, ma non esitò e rispose con un telegramma di una sola parola:
- Obbedisco.-


D.Provenzal .Perchè si di dice così?

mercoledì 9 febbraio 2011

Prosopopea.

Si chiama così quella figura retorica per cui le cose inanimate oppure persone morte o lontane parlano come cose vive; infatti, la parola prosopopea significa " personificazione ". E allora, com'è che di uno sciocco si dice che ha tanta prosopopea?
E' una di quelle mutazioni di senso che il popolo dà alle parole. Quel parolone grosso, che sembra empire la bocca, ha assunto, per gli ignoranti, un significato del tutto diverso da quello originario. E dal popolo il nuovo significato è entrato nel linguaggio di tutti: dire prosopopea nel senso di sciocca albagìa ormai non è più uno spoposito.
Dal libro di D. Provenzal "Perchè si dice così?

giovedì 3 febbraio 2011

Unica nux...prodest...

Unica nux prodest, nocet altera, tertia mors est.
Una sola noce giova, la seconda nuoce, la terza è la morte.
Qui il senso pare chiaramente voler indicare che l'abuso delle noci è dannoso, tanto più che il verso seguente dice: Judico de nucibus plus valet una tribus.
( Giudico che delle noci sia meglio una sola di tre). Ma Arnaldo da Villanova, seguendo Avicenna, dice trattarsi invece di tre noci diverse, cioè la noce moscata, la noce comune e la noce vomica.
G. Fumagalli: ( manuali hoepli).