sabato 31 gennaio 2009

Collane molisane


Foto 119. Agnone, " Laccio", in filigrana d'oro a tessuto tubolare con ciondolo di corallo, seconda metà dell'800.

Foto 120. Castelbottaccio, " Laccio", in filigrana d'oro tessuta a nastro con farfalla saliscendi e nappe, seconda metà dell'800.

Foto 121. Macchiagodena, " Saliscendi" a forma di ancora con perline false e pietre di pasta vitrea, seconda metà dell'800.

Foto 122. Campobasso, Girocollo in filigrana d'oro lavorata a tortiglione, seconda metà dell'800.

Foto 123. Cercemaggiore, " Cannacca" a grani d'oro vuoti e lisci con "presentosa". Altro ciondolo di forma stellare, metà dell'800.

Foto 124. Frosolone, " Cannacca" a grani d'oro vuoti e bugnati con ciondolo a forma di nodo, metà dell'800.


domenica 25 gennaio 2009

Venafro...


una muniatura su tazza e su piattino da caffè di porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea, 1785-1788. Acquerello di G Dura, 1827-28. Abito di fine '800 fotografato nel 1984.


giovedì 22 gennaio 2009

Piantare in asso.

L'ingrato Teseo, dopo essere fuggito con Arianna da Creta, andò nell'isola di Nasso e lì abbandonò la sua salvatrice, sicchè si disse per molto tempo piantare in Nasso.
Poi fu dimenticata l'origine della frase e si disse, come ancor oggi si dice, piantare in asso.

Dal libro di Dino Provenzal Perchè si dice così? Ed. Hoepli

domenica 18 gennaio 2009

La foto ritrae una...


"Donna di Conca di Venafri ". La tavola, del pittore Alessandro d'Anna e dell'incisore Secondo Bianchi è ripresa dal vero tra gli anni 1783-85 perchè derivata da figura ferdinandea. La tavola rappresenta la donna in abito da lavoro, presso una fontana del Circondario venafrano con barile in testa ed una bimba che dorme appoggiata ad un barile.



Si ringrazia sentitamente la prof.ssa Ada Trombetta.

sabato 17 gennaio 2009

LA BEFANA

Chi sia la Befana tutti sanno: una vecchia brutta, ma buona, la quale, una volta all'anno, scende per i camini con le mani piene di regali.
Buona sì, ma permalosa, perchè quando sa che qualcuno ha smesso di credere alla sua esistenza, per dispetto non torna più. Rimane a vedere perchè si chiama così.
Quando i Re Magi andarono a inginocchiarsi davanti al Bambinello e dissero di essere stati guidati da una cometa, si ebbe la prima manifestazione della divinità di Gesù. In greco, manifestazione, apparizione si dice epiphania. Così fu detta Epifania la festa ( 6 gennaio) che celebra questa apparizione.
Il popolo ha deformato quella parola in Befana. Che poi la Befana porti regali ai bambini buoni è giusto: è come un ricordo dei doni che i Magi portarono al più buono di tutti i bambini del mondo.

Dal libro di Dino Provenzal: Perchè si dice così? Ed. Hoepli

mercoledì 14 gennaio 2009

Questa foto...


come minimo risale a trenta anni fa!
Il luogo è la cattedrale di Venafro. Qualcuno ricorda l'occasione o la manifestazione in cui è stata scattata questa fotografia? Potete inviare una chiosa. Grazie.


sabato 10 gennaio 2009

Il ballo di San Vito

La corea, terribile malattia che dà convulsioni, delirio, fenomeni quasi di pazzia, si chiama, comunemente, ballo di San Vito.
Perchè si chiama ballo è chiaro: il disgraziato affetto da quel malanno si contorce tutto come in una mostruosa danza; ma perchè di San Vito?
Nel xv secolo, i Tedeschi colpiti da quel male andavano in pellegrinaggio alla cappella di San vito a Dreselhausen, nella credenza che quel Santo apportasse la guarigione.

Dal libro di Dino Provenzal " Perchè si dice così ? Ed. Hoepli.

venerdì 9 gennaio 2009

RIMEMBRANZE!


Palestra della Scuola Media Statale " Leopoldo Pilla" di Venafro.

Probabilmente le foto si riferiscono alla manifestazione della consegna del busto dell'eroe e martire venafrano Leopoldo Pilla realizzato dal prof. Peppino De Marco avvenuta nell'anno scolastico 1977-78 alla presenza delle autorità civili, religiose, del corpo docente, degli alunni.




venerdì 2 gennaio 2009

Contento come una Pasqua

La Pasqua ricorre in primavera, quando i prati verdeggiano, l'aria è profumata di fiori, gli uccelli cantano e tutta la natura è in festa. La Pasqua inoltre ricorda la resurrezione di Gesù e tanta anime la celebrano col redimersi, per mezzo dei Sacramenti, dal peccato.
Poichè è cosi' grande la letizia, non ci meraviglieremo se,per indicare la gioia di un uomo, si dice che è contento come una Pasqua.

Dal libro di Dino Provenzal Perchè si dice così ? Ed. Hoepli