Me lo aveva promesso.
Sarà bene ricordarsene. Ciao. Domani pubblicherò le altre fotografie. Se vuoi vedere questa immagine ingrandita, cliccaci sopra.
Andiamo avanti presentando una squadra venafrana di calcio del 1947.
In piedi, partendo da sinistra, troviamo al 1° posto Eduardo Barile; al 2° posto Zuppitt'; al 3° posto non riconosciuto; al 4° posto un certo Bruno di Vitulazio; al 5° posto Nicandro Testa; al 6° posto Ciampa; al 7° posto Giuseppe di Lauro; all'8° posto non riconosciuto;
Fila in basso, sempre da sinistra, al 1° posto troviamo Giovanni Martino ( 'Uannin'); al 2° posto Marciano Gargano; al 3° posto Antonio Boggia.
A domani, per un'altra fotografia. Vi saluto caramente.
Andiamo avanti con un'altra foto-ricordo di calciatori venafrani ritratti con tifosi dopo un incontro disputatosi amichevolmente. Incominciamo con quelli che sono in piedi a partire da sinistra. Al 1° posto si trova l'avv.to Nicola Guarini, tifoso; al 2° posto Mario Valente, tifoso;
al 3° posto Eduardo Barile; al 4° posto, forestiero; al 5° posto Cesare Santilli; al 6° posto Clara Guarini; al 7° posto, forestiero; all'8° posto Bruno (cannoniere) da Vitulazio; al 9° posto Giuseppe di Lauro; al 1o° posto, forestiero; all'11° posto Michele Giorgio; al 12° posto, forestiero. Fila in basso sempre da sinistra, al 1° posto troviamo Ciampa ( oppure Ciampi); al 2° posto Antonio Boggia; al 3° posto Franco Pesino; al 4° posto Giovanni Martino ( uannin'). Sono certo di aver fatto cosa gradita proponendovi queste immagini che ricordano un pezzo di storia della nostra Venafro.
Un ringraziamento particolare va all'amico Peppino Boggia che ci ha fornito prezioso materiale. A presto.
1 commento:
Caro Benigno grazie!
Quanti ricordi. Luoghi, volti, cose! Entusiasmi… Baruffe…. Sentimenti si sommano a sentimenti
osservando le foto delle squadre di calcio che hai inserito sul tuo blog …
Ed io che ero sempre alla ricerca di stracci da via Caserta, dove abitavo, verso Portanuova
fino alla Villetta. Allora anche gli stracci erano pochi. Le mamme nascondevano pezze
e pezzuole, dopo averle usate, per ricavare qualche soldo dallo stracciaio.
Benigno! Ricordi il tempo che si perdeva per la costruzione di palle di stracci! Ma solo lui,
Peppino Cuaccia aveva il potere di sapere quel minimo di elasticità e di peso necessari
per i nostri piedi: gli stracci. A parole sembra facile costruire un pallone di stracci. Occorreva
preparazione e competenza e solo Peppino aveva questi poteri. Nel mese di luglio, quest'anno,
me lo ha ricordato 'Torcino': oltre agli stracci occorreva trovare, intorno ai pagliai, i legacci
per tenere insieme gli stracci. I Giri di spago e di corda dovevano tener conto della situazione
dell'avvolgimento e dei suoi punti deboli, al centro si mettevano grumi di segatura …La palla
era pronto e via alle discussioni. Il privilegio del primo calcio era inevitabilmente oggetto di contese..
La soluzione non arrivava dalle discussioni, ma dall'azione. E.. Masit con uno strattone si
Impadroniva del pallone, un guizzo e un calcio sparato solo per colpire, senza mirare e quel
malloppo di stracci volava per la discesa, oltrepassava il Bar Fremmete, saltellava verso sinistra,
verso Portanuova e si infilava tra le ceste di frutta dell'ortolano o entrava nella macelleria a fianco….
Anche Masit doveva rinchiudersi in casa per non prenderle…. .
Grazie Benigno e grazie agli amici che vogliono intervenire sul tuo blog per raccontare situazioni
Particolari prima e dopo la partita e contro chi…Allora dal 1947 al 1962 c'ero anch'io…
anche se Cuaccia mi ricorda che io mi stancavo presto e arrivavo sullo spiazzo della cattedrale
con il tuo libro di musica. Inserirò tutto nel Mio Novecento…
Masit Antonio
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