domenica 22 giugno 2008

VALORE DEL PROPRIO VALORE.

Ciò che un uomo è per se stesso, ciò che l'accompagna nella solitudine, e ciò che nessuno saprebbe dargli o togliergli, è evidentemente più essenziale per lui che tutto quello ch'egli può possedere o che può essere agli occhi altrui.
Un uomo di spirito, nella solitudine la più assoluta trova ne' suoi pensieri e nella sua fantasia di che spassarsi dilettevolmente, quando invece l'individuo povero di spirito potrà variare all'infinito le feste, gli spettacoli, i passeggi e i divertimenti, senza riuscir a scacciar la noia che lo tortura. Un buon carattere, moderato e dolce, potrà essere contento nell'indigenza, mentre tutte le ricchezze del mondo non saprebbero soddisfare un carattere avido, invidioso e malvagio. In quanto all'uomo dotato in permanenza d'una individualità straordinaria, intellettualmente superiore, egli può far senza della maggior parte di quei piaceri a cui generalmente aspira la gente; anzi questi non sono per lui che un disturbo ed un peso.

A. Schopenhauer.

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